
da "
EPAS NOTIZIE" del
28/05/2012
La riforma del lavoro subisce numerose variazioni
La commissione Lavoro del Senato dice sì alla riforma del lavoro apportando alcune modifiche: dall’ 1 gennaio 2013, ad esempio, in aziende con almeno dieci dipendenti, gli apprendisti potranno essere due su tre lavoratori qualificati, rispetto al rapporto precedente di 1 a 1. Per quanto riguarda i cosiddetti contratti a chiamata, questi potranno essere stipulati con persone di età superiore ai 55 anni o inferiori ai 24 ( il termine della prestazione deve essere previsto entro la data del compimento del 25esimo anno di età), e dovranno, inoltre, essere comunicati alla direzione territoriale del lavoro, pena una sanzione pecuniaria.
A partire dall’ 1 gennaio 2013 non esisteranno i contratti di inserimento lavorativo.
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