Alle ultime battute dell’estate 2012 si torna a valutare tutte le carte in tavola affinché il Belpaese potenzi il processo di crescita e prosegua il suo programma finalizzato al risanamento dell’economia.
Una lunga lista comprensiva di più di 150 provvedimenti fra decreti e norme attuative, con il compito di indirizzare tutti i Ministeri verso un lavoro proficuo e fruttuoso, è stata stilata dal Governo Monti: i temi trattati abbracciano questioni quali le quote rosa nella Pa, il riordino delle agenzie fiscali, il decreto ministeriale "esodati-bis", l'autorizzazione unica ambientale per le Pmi, il patto per la salute.
La scaletta prevede entro la fine dell’anno l’attuazione di numerose misure e nello specifico entro settembre sarà presentato alle Regioni il nuovo piano strategico del turismo. Con la stessa scadenza verranno modificate le segnaletiche inerenti i prezzi dei carburanti al fine di rendere concreto il principio della trasparenza.
L’atteso fondo per la crescita sostenibile è stato programmato in prossimità del mese di ottobre e dovrà tener conto degli incentivi nazionali alle imprese e delle priorità di aiuto.
A novembre sarà la volta delle reti dei carburanti che, con l'individuazione delle nuove tipologie contrattuali per gli impianti di distribuzione, vedranno ultimate il processo di liberalizzazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha segnato in agenda per dicembre un disegno di legge quadro con deleghe in materia di contratti pubblici, edilizia e governo del territorio, circolazione stradale, navigazione marittima.
I provvedimenti in questione che dovranno essere varati nei prossimi mesi non sono stati ancora approvati.
“Nel planning del governo è fondamentale che siano ben indicati tempi e scadenze di attuazione: solo così sarà possibile monitorare con scrupolosità i processi avviati. È necessario indirizzare con cautela, ma allo stesso tempo con rigore ed efficienza, le risorse di cui dispone l’Italia verso interventi di sviluppo mirati. È importante, inoltre, aver consapevolezza di quale sia la condizione di partenza per valutare correttamente i progressi fatti”, afferma il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci.