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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 07/09/2012

DECRETO SVILUPPO: FASE 2
Siamo alla fase 2, e questa volta il decreto sviluppo apre la visuale ad uno scenario rigorosamente digitalizzato in cui la maggior parte dei risparmi deriveranno dall’abbandono di metodi cartacei, considerati eccessivamente dispendiosi. La bozza del decreto a cui sta lavorando il Governo include il passaggio alle modalità informatiche in diversi settori, sostituendo ad esempio, nel giro di un anno, le classiche ricette mediche con le nuove ricette elettroniche, o il biglietto ferroviario cartaceo con il più moderno ticket on-line; o ancora, sarà possibile trasmettere comunicazioni di nascita e di morte attraverso il web.

“Abbiamo più volte riconosciuto che gli sprechi rappresentano per l’Italia, così come per qualunque altro Paese, motivo di sperpero di denaro e di scarsa propensione alla modernità –dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- e reputiamo che sia doveroso mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti capaci di favorire il risparmio. Pertanto –dice ancora Nesci- è giusto utilizzare le grandi risorse tecnologiche di cui disponiamo, soprattutto se in tal modo si riesce a ridurre gli sprechi, ad accorciare i tempi e, di conseguenza, a fornire un servizio sempre più efficiente, a tutto vantaggio dei cittadini”.
 
Le nuove misure per il Paese sono state infatti studiate con la finalità di semplificare la vita di cittadini ed imprese, superando la burocrazia cartacea: infatti anche la carta d’identità potrebbe essere costituita da un tesserino elettronico con chip, all’interno del quale saranno inseriti anche i dati sanitari. Insomma, un vero e proprio “gemellaggio” fra la carta d’identità e la tessera sanitaria.

Anche in termini di trasferimento di denaro ci saranno delle ulteriori variazioni che implicheranno obbligatoriamente l’utilizzo di bancomat e prepagate per importi superiori ai 50 euro. Il decreto sviluppo si fa strada nella Nazione e viene accostato al decreto sulla Sanità, anch’esso corposo e dalle numerose modifiche destinate a cambiare lo stile di vita dei cittadini italiani.
E se da una parte salta la temuta tassa da applicare sulle bibite gassate, spunta l'assistenza primaria garantita 24 ore su 24 e 7 giorni a settimana, con idonea turnazione nei giorni pre-festivi e festivi da parte dei medici. In tema di gioco d’azzardo, le slot-machine dovranno essere posizionate a determinata distanza da ospedali, scuole e centri giovanili; scompariranno pubblicità di lotterie, giochi d’azzardo e scommesse nella fascia protetta, vale a dire dalle ore 16 alle ore 17e30, da radio e tv.

“I provvedimenti che mirano a combattere la piaga del gioco d’azzardo non possono che trovarci pienamente d’accordo, anche se in realtà si può fare ancora molto in materia. Riguardo l’assistenza medica garantita sempre ai cittadini –afferma Denis Nesci- non può che essere un vantaggio per tutte le persone, e anche su questo argomento rimane tantissimo lavoro da fare, ad iniziare dalla necessità urgente di assicurare su tutto il territorio nazionale strutture e strumenti all’altezza della situazione, oltre a quella di puntare alla formazione del personale con sempre maggiore convinzione. In relazione all’obbligo di utilizzo di bancomat e prepagate per spese superiori a 50 euro –continua il Presidente Nazionale del Patronato Epas- credo che si tratti di una soluzione che può portare insidie di cui sarebbe bene tener conto, soprattutto pensando a quanto questi metodi possano risultare ostici ad alcune categorie, in primis agli anziani. È giusto quindi puntare al risparmio e alla semplificazione, ma nel farlo si deve necessariamente tener conto delle esigenze di tutte le categorie di persone, per non rischiare di complicare eccessivamente le cose anziché facilitarle”.


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