“Tanto è stato fatto in materia di infortuni sul lavoro –dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- ma ovviamente non è possibile immaginare di abbassare la guardia davanti ad una realtà caratterizzata da persone che perdono ancora la vita sul posto di lavoro. L’impegno profuso sarà sempre insufficiente fin quando non si arriverà davvero alla fatidica quota zero –continua il Presidente Epas- perché nella quasi totalità dei casi sarebbe possibile evitare queste morti semplicemente attenendosi alle regole ed evitando casi di imperizia o di imprudenza”.

 

Ritornando alla Giornata organizzata dall’Anmil, il Ministro Fornero ha sottolineato ancora una volta come il primo concetto su cui puntare senza remore di sorta deve essere la prevenzione, considerata non solo un obiettivo, ma un vero e proprio dovere civile. Partendo da questo presupposto, la Fornero ha poi evidenziato come la messa in atto di comportamenti virtuosi, oltre a garantire una maggiore tutela ai lavoratori, possa rappresentare uno strumento di straordinaria importanza in favore della crescita e della competitività economia delle imprese italiane. 

 

Scendendo più nello specifico, il Ministro del Lavoro ha provato a rassicurare i lavoratori, affermando che le semplificazioni adottate dal Governo nel pacchetto in materia di lavoro e previdenza riguardano il tema della sicurezza e degli infortuni solo con misure tese semplicemente ad alleggerire obblighi burocratici e costi a carico dei datori di lavoro, senza inficiare l’efficacia degli strumenti necessari a garantire la sicurezza. La Fornero ha quindi insistito sul concetto della sicurezza come bene imprenditoriale che incide in maniera concreta sul bilancio delle imprese; inoltre, ha promesso che il Governo si impegnerà a garantire la qualità dei servizi destinati a chi ha subito un infortunio sul lavoro. 

 

“Fa bene il Ministro Fornero a indicare nella prevenzione un momento di grande importanza per quel che concerne la tutela dei lavoratori –è il pensiero di Denis Nesci- così come è giusto ricordare che anche in termini di costi gli infortuni sul lavoro rappresentano un peso troppo gravoso per le aziende. La speranza –conclude il Presidente Nazionale del Patronato Epas- è che la scure dei tagli non continui a colpire indiscriminatamente aziende e cittadini, perché alcuni settori necessitano di aiuti e non di ulteriori riduzioni di budget: le istituzioni devono avere il coraggio di investire in punti nevralgici come il mondo del lavoro, all’interno del quale un posto di assoluto rilievo spetta proprio alla tutela dei lavoratori”.

 

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