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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 03/12/2012

AMMORTIZZATORI SOCIALI, ECCO LA NUOVA ASPI
Nuovo capitolo in vista per quel che riguarda gli ammortizzatori sociali: a gennaio è previsto l’arrivo della nuova Aspi (acronimo di Assicurazione sociale per l’impiego), destinata a raccogliere l’eredità di mobilità e sussidi di disoccupazione.

“Novità importanti si profilano all’orizzonte per tutti i lavoratori e le aziende –dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- nell’ambito della riorganizzazione del mercato del lavoro e del settore previdenziale del nostro Paese. Speriamo che nell’insieme di iniziative e provvedimenti varati dalle Istituzioni si tenga conto delle esigenze reali degli italiani –continua Nesci- e non si finisca per penalizzare ulteriormente tutti coloro che, loro malgrado, hanno già dovuto fare i conti con riforme e nuove leggi”.

La nuova assicurazione interesserà tutti i dipendenti privati, inclusi apprendisti e soci di cooperativa, oltre ai dipendenti pubblici a termine, anche se le regole per il riconoscimento dello status di disoccupazione saranno improntate a una maggiore ristrettezza; l’Aspi prevede comunque una platea più ampia rispetto alla tradizionale indennità di disoccupazione, un aumento del salario iniziale dal 60% al 75% dello stipendio medio e una progressiva crescita della durata. Accanto all’Aspi, arriverà la mini-Aspi, che sostituirà la disoccupazione con requisiti ridotti.

Si avvia al capolinea invece la mobilità, che ridurrà i periodi massimi di assistenza per eclissarsi definitivamente nel 2017. Nel frattempo, la nuova polizza varrà per 12 mesi, o 18 mesi nel caso in cui l’interessato abbia almeno 55 anni di età, quindi molto meno dei 36 mesi (48 per il Mezzogiorno) attuali. Novità anche per la cassa integrazione straordinaria, estesa a imprese commerciali con un numero di addetti superiore a 50 unità e a quelle di vigilanza con più di 15 dipendenti. Nessuna modifica, invece, per la cassa integrazione ordinaria.

“Quello che speriamo –ha aggiunto Denis Nesci- è che vengano trovate le giuste soluzioni per garantire ad ogni cittadino il rispetto e la tutela dei propri diritti, nonostante le difficoltà oggettive nelle quali si trova attualmente il nostro sistema economico. Da parte nostra –conclude il Presidente Nazionale del Patronato Epas- siamo come sempre a disposizione per fornire la necessaria assistenza a i cittadini”.


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