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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 17/01/2013

CONSUMI LOW COST PER FRONTEGGIARE LA CRISI
Si dice che gli italiani, storicamente, sappiano tirare fuori il meglio nei momenti di grande difficoltà, ingegnandosi per cercare (spesso con ottimi risultati) di venir fuori da situazioni complicate dando fondo a tutte le proprie risorse. Tale convinzione sembra trovare conferma nei comportamenti del nostro popolo in questo periodo, con la crisi che mette a dura prova i cittadini riducendone in maniera pesante le possibilità economiche.

“Le risposte che i cittadini italiani hanno saputo dare in un momento drammatico come quello attuale –afferma Il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- sono straordinarie. Le famiglie hanno realmente fatto i salti mortali per non soccombere davanti a tasse, bollette, aumento del costo della vita e disoccupazione. Crediamo che sia davvero giunto il momento che la classe dirigente e le istituzioni provvedano a premiare gli enormi sacrifici sostenuti dalla gente –aggiunge Nesci- attraverso politiche coraggiose e veramente eque, mettendo al primo posto gli interessi delle persone”.
 
La scure della recessione si è abbattuta senza pietà sui redditi degli italiani, con effetti devastanti: 288 euro in più di tasse a testa, bollette aumentate del 13% e potere d’acquisto calato del 4,4%. Facendo proprio il detto “A mali estremi, estremi rimedi”, essi però hanno provveduto a mettere in atto strategie di risparmio autonome, scegliendo accuratamente in quali ambiti e in che misura ridurre le proprie spese, senza trascurare categorie in apparenza intoccabili, come cibo e salute.
 
I segnali più clamorosi di nuove e inaspettate tendenza consumistiche, secondo quanto emerge dai dati Istat, sono rintracciabili nel boom degli hard discount e dei marchi commerciali low cost, ma anche nella diminuzione del consumo di carne e nel contemporaneo aumento dell’acquisto di pasta, o nel fatto che le aziende e i grandi centri commerciali si son visti costretti a ricorrere a sconti e promozioni per frenare l’emorragia di clienti, attratti appunto da marche e negozi meno costosi. Conseguenza dei tempi è anche il crollo della compravendita degli immobili e l’aumento del business degli affitta-camere, nonché la richiesta recente, giunta da milioni di famiglie, di poter pagare le bollette a rate, o la diminuzione degli acquisti e dell’utilizzo delle automobili. Relativamente al capitolo salute, basta dire che poliambulatori e odontoiatria a basso costo ma di qualità hanno fatto registrare un aumento del 70%.
 
“Se le scelte di risparmio degli italiani sono così drastiche da includere anche beni di prima necessità –è il commento di Denis Nesci- significa che diventa sempre più urgente trovare dei rimedi a questa situazione. Speriamo che il tempo dei sacrifici finisca presto –prosegue il Presidente Epas- e che ogni cittadino possa affrontare il futuro con maggiore serenità”.
 
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