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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 23/01/2013

ESODATI, LIETO FINE IN ARRIVO PER I PRIMI 65 MILA
“Gli stravolgimenti normativi in ambito previdenziale continuano a generare dubbi e preoccupazione in moltissimi cittadini –afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale dell’Ente di Patronato e di Assistenza Sociale- ma finalmente forse siamo arrivati ad una soluzione per migliaia di lavoratori prossimi alla pensione. Speriamo che tutti quanti –prosegue il presidente Epas- possano beneficiare della tutela a cui hanno diritto, e che tale tutela si concretizzi in tempi ragionevoli”.

 
Nuovo capitolo per il tormentone “esodati”, questo però probabilmente con risvolti positivi per i moltissimi lavoratori interessati in prima persona alla vicenda. Almeno, questa idea traspare da quanto affermato ieri, 22 gennaio, dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero, la quale ha dichiarato che le prime lettere di ammissione alla salvaguardia arriveranno ai destinatari entro i primi giorni di febbraio.
 
La cornice delle dichiarazioni del Ministro Fornero è stata la Camera dei deputati: durante un convegno, infatti, è arrivata l’indicazione che mette la parola fine alle preoccupazioni che hanno accompagnato per mesi i potenziali beneficiari della salvaguardia prevista per legge. Inoltre, le dichiarazioni della Fornero dovrebbero anche sbloccare la situazione degli altri salvaguardati, vale a dire del secondo scaglione formato da 55 mila persone, individuato dalla legge sulla spending review, in attesa di veder concretamente applicata quella tutela anticipata dalla norma.
 
Il Decreto interministeriale attuativo del 5 ottobre 2012, che ha il compito di interpretare un passaggio della Legge 135/2012, è stato pubblicato solo lunedì 21 gennaio in Gazzetta Ufficiale; tale decreto prevede alcune importanti novità, come ad esempio la scadenza del 20 febbraio per l’invio dell’elenco dei lavoratori licenziati entro il 31 dicembre 2012 (con l’indicazione per ognuno della data di fine rapporto) da parte delle aziende al Ministero del Lavoro. Inoltre, entro la data del 31 marzo di ogni anno successivo al 2012, le aziende coinvolte dovranno mandare un elenco dei lavoratori che saranno licenziati nell’anno di riferimento secondo quanto previsto dall’accordo. Il Ministero avrà poi il compito di inoltrare tali elenchi all’Inps e spetterà all’istituto di previdenza ammettere i lavoratori alla salvaguardia, entro due settimane dalla data di ricevimento di tali elenchi e sulla base della data di licenziamento. 
 
“Il momento di transizione dall’ordinamento previdenziale precedente a quello nato dopo le numerose riforme degli ultimi anni è stato sicuramente complesso –è il commento di Denis Nesci- ma finalmente ci stiamo avviando verso una fase di normalizzazione. La speranza è che la situazione divenga sempre più chiara e che si provveda in tempi brevi a rendere operative tutte le tutele previste dalla legge”.
 
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