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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 27/02/2013

LOTTA AL FUMO PASSIVO, DATI EUROPEI POSITIVI
La lotta contro l’esposizione dei cittadini al fumo passivo continua a riscuotere ottimi risultati in tutti i Paesi Europei: è questo il dato, indubbiamente positivo, che emerge dal rapporto appena pubblicato dalla Commissione Europea. Sebbene persistano ancora differenze significative da Stato a Stato, in generale tutti i Paesi del Vecchio Continente possono guardare con soddisfazione ad un processo volto a tutelare la salute dei cittadini e che, comunque, non può ancora considerarsi concluso. 

 
Note positive giungono anche dall’Italia, Paese in cui l’argomento è stato disciplinato dall’art. 51 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003; in conseguenza di questo provvedimento normativo il divieto di fumare è attivo dal gennaio del 2005 e, nonostante i timori iniziali, questa grande novità non ha avuto ripercussioni negative nel campo della ristorazione, portando addirittura in alcuni casi un aumento di persone che frequentano bar e ristoranti. I numeri parlano di un’esposizione al fumo passivo in Italia, nell’ultimo semestre, pari all’ 11% nei ristoranti e al 7% nei bar, mentre sul posto di lavoro le percentuali raggiungono un elevatissimo 41%, individuando quindi zone in cui è più difficile far rispettare i divieti imposti dalla legge.
 
“La lotta contro l’esposizione al fumo passivo –afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- è una battaglia di civiltà di grande valore simbolico, i cui effetti però sono straordinariamente concreti in una sfera come quella della salute. I progressi registrati in tal senso negli anni sono stati davvero notevoli –aggiunge il Presidente Epas- ma guai adesso ad abbassare la guardia e ad avere un approccio più morbido riguardo la necessità di tutelare sempre e comunque la salute delle persone”.
 
Il divieto di fumo nei locali, come detto, ha portato conseguenze positive notevoli in tutti i Paesi che hanno adottato tale novità, e di sicuro tra le più rilevanti risultano quelle strettamente legate al capitolo salute. Gli effetti immediati includono quindi un miglioramento della salute generale dell’apparato respiratorio della popolazione e una notevole riduzione dell’incidenza di infarti tra i cittadini praticamente in tutti i Paesi, con particolare evidenza in Belgio, Spagna e Polonia. Il rapporto della Commissione Europea, inoltre, nel sottolineare i brillanti risultati conseguiti, plaude anche al sostegno fornito alle leggi antifumo in tutta Europa dall’opinione pubblica.
 
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