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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 11/03/2013

NEI PROSSIMI GIORNI VERTICE UE PER LA CRESCITA
La lotta alla recessione vivrà a breve un momento di grande importanza, visto che giovedì 14 e venerdì 15 marzo avrà luogo il vertice UE di primavera: naturalmente sarà Bruxelles la cornice entro cui si muoveranno i leader europei in cerca di soluzioni in grado di spingere sempre più fuori dalla crisi gli Stati del Vecchio Continente, abbandonando (si spera in maniera decisa) la strada dell’austerity ad ogni costo per intraprendere quello del rigore abbinato alla crescita.

 
I governanti dei 27 Paesi facenti parte della UE saranno dunque chiamati al difficile compito di dare concreta attuazione alla seconda fase del piano col quale si cerca da anni di fronteggiare efficacemente i danni causati dalla crisi. A distanza di un anno dall’approvazione del fiscal compact, strumento che ha rafforzato i vincoli di bilancio degli appartenenti all’Unione Europea, per la prima volta, quindi, i leader nazionali discuteranno circa le modalità di allentamento del regime di austerità: all’ordine del giorno, infatti, troviamo anche l’approvazione dell’Analisi annuale per la crescita, a firma della Commissione UE, secondo quanto previsto dalle regole del semestre europeo.
 
“Il vertice in programma a Bruxelles -dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- sarà un momento di grande importanza, visto che finalmente verranno analizzate le modalità di attuazione dei piani di crescita e non si prenderanno in esame solo le necessità di bilancio e quindi i sacrifici da chiedere ai cittadini. Speriamo davvero che questo incontro possa far compiere un passo in avanti decisivo ai diversi Paesi Europei nella difficile sfida contro la crisi -aggiunge Nesci- e che faccia finalmente ripartire il mondo del lavoro, restituendo speranza a milioni di persone”.
 
Per l’anno in corso l’Europa ha individuato cinque linee guida fondamentali: consolidamento di bilancio differenziato e compatibile col rilancio, ripristino delle condizioni di credito normali, competitività e crescita, modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, lotta alla disoccupazione. I programmi nazionali di riforma dovranno essere presentati insieme al Documento di economia e finanza entro la fine di aprile a Bruxelles; a maggio sarà poi la Commissione Europea a fornire indicazioni specifiche a ciascun Paese.
 
“I grandi sacrifici chiesti ai cittadini italiani potrebbero a breve dare i loro frutti -afferma Denis Nesci- anche in virtù del fatto che il nostro Paese è riuscito a portare il disavanzo sotto la soglia indicata del 3% prevista dal Patto di stabilità. Adesso -aggiunge il presidente Epas- l’auspicio è che si riesca a superare il dramma della disoccupazione e che si possa garantire, in tempi brevi, una situazione sociale ed economica globale più serena”.
 
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