Dopo un periodo di preparazione caratterizzato da accordi, polemiche, discussioni e valutazioni di diverso genere, vanno delineandosi con sempre maggiore chiarezza gli interventi che il Governo intende affrontare per provare a porre rimedio ai numerosi problemi ancora presenti in Italia; le emergenze sono davvero tante e stabilire una scala di priorità non è di certo un lavoro agevole, anche perché occorre capire quali sono realmente i margini di intervento e le risorse disponibili per l’adozione di misure di grande importanza.
“L’attuale fase della politica italiana deve per forza rappresentare una svolta decisiva -dice il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- perché i tempi stringono e la situazione è sempre più difficile. La crescita, ipotizzata già per la seconda parte di quest’anno, resta ancora una speranza vaga -aggiunge il Presidente Epas- per cui è sempre più necessario agire in tempi rapidi e trovare quelle soluzioni ormai non più rinviabili che potrebbero dare maggiore fiducia ai cittadini”.
Il primo appuntamento con queste importanti decisioni da prendere è il Consiglio dei Ministri di venerdì, che sarà incentrato su due delle principali emergenze che tengono col fiato sospeso tantissime persone e che, come è facile immaginare, ruotano attorno al mondo del lavoro e della previdenza. I nodi da sciogliere, infatti, si chiamano “rifinanziamento della cassa in deroga” e “salvaguardia degli esodati”, come ha ricordato anche il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ricordando come sia fondamentale quantificare la platea dei beneficiari, individuare le risorse per la copertura e monitorare anche le modalità di erogazione, visto il rischio concreto di possibili abusi.
Lo stesso Ministro del Lavoro, inoltre, ha annunciato che le prossime mosse del Governo si concentreranno su un altro dei temi caldi del momento, ossia la disoccupazione giovanile. In particolare, entro giugno potrebbe essere approvato un pacchetto articolato di misure per l’occupazione giovanile, alimentato da politiche nazionali ed europee.
“Le situazioni critiche relative al mondo del lavoro e all’universo previdenziale -continua Nesci- hanno sicuramente la precedenza sul resto, perché riguardano milioni di persone che per troppo tempo non hanno avuto risposte sui propri diritti. Speriamo comunque -conclude il Presidente del Patronato Epas- che anche l’emergenza rappresentata dalla disoccupazione giovanile possa giungere a una risoluzione capace di consentire a tanti giovani di trovare la propria realizzazione personale e professionale”.