Lo scorso 5 ottobre il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali provvedeva a dare attuazione a quanto stabilito dall’articolo 24, comma 27, del Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito poi nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, ossia all’”istituzione del fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitativi dell’occupazione giovanile e delle donne”; ora, finalmente, la direzione centrale Entrate dell’Inps annuncia che esiste la possibilità per le imprese di utilizzare il bonus in questione a favore di donne e giovani.
Il budget a disposizione delle aziende è di 232 milioni di euro, somma destinata a fungere da incentivi per l’assunzione a tempo determinato o a tempo indeterminato di lavoratori appartenenti alla categoria “rosa” o a quella degli “under 30” realizzati entro il termine del 31 marzo 2013. Il fondo stanziato dal Ministero del Lavoro potrà essere utilizzato mediante conguaglio con i contributi previdenziali dovuti per il mese di giugno.
“Qualcosa inizia a muoversi davvero in ambito occupazionale, soprattutto con riferimento a categorie particolarmente in difficoltà che forse più di altre hanno accusato l’influenza della grave crisi economica. La speranza -afferma il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- è che questo provvedimento sia presto seguito da altri dello stesso tenore e che non rimanga un caso isolato, perché la situazione lavorativa in generale, e per i giovani in particolare -continua il Presidente Epas- necessita di interventi importanti e a lungo termine”.
La notizia appare quanto mai opportuna in questo particolare momento, anche in considerazione delle parole espresse dai maggiori rappresentanti delle istituzioni, sempre più preoccupati dalle conseguenze non solo economiche, ma anche sociali, che la disoccupazione giovanile comporta; allo stesso modo, l’iniziativa vuole dare un segnale importante per far sì che finalmente vengano definitivamente appianate le divergenze ancora esistenti fra uomo e donna nell’universo lavorativo, con stipendi spesso sbilanciati in favore dei lavoratori rispetto a quelli delle lavoratrici anche in presenza di identiche mansioni e di orari di lavoro uguali, e con una difficoltà ancora più pronunciate per le donne riguardo la possibilità di trovare lavoro.
“La scelta di destinare fondi e risorse all’occupazione giovanile -è il pensiero di Denis Nesci- non può che essere salutata con grande soddisfazione da tutti, perché questo modo di agire indica la concreta volontà di effettuare investimenti capaci di rilanciare il mondo del lavoro. Giovani e donne rappresentano risorse indispensabili per un Paese che vuole rialzarsi e affrontare con coraggio una fase molto delicata della propria storia -conclude il Presidente Epas- e che non può più permettersi di lasciar andar via tante persone preparate e di condannare alla disoccupazione milioni di cittadini”.
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da "EPAS NOTIZIE" del 24/05/2013
