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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 14/06/2013

IL TEMA DEL LAVORO AL CENTRO DEL VERTICE UE CON ITALIA, FRANCIA, GERMANIA E SPAGNA
Continuano i confronti fra i rappresentanti dei Paesi Europei per individuare soluzioni capaci di far ripartire l’economia e di dare un impulso concreto al mondo del lavoro. Oggi a Roma è previsto infatti l’incontro fra i Ministri del Lavoro e dell’Economia di Italia, Francia, Spagna e Germania per discutere dei principali temi del momento, con particolare attenzione ovviamente per quello dell’occupazione: nello specifico, in agenda trova spazio soprattutto la preparazione del vertice europeo previsto per le giornate del 27 e 28 giugno. Dal canto suo, l’Italia proverà a ottenere il consenso per l’impiego immediato di tutti e sei i miliardi di euro del fondo per l’occupazione dell’Unione, in contrasto con l’utilizzo diluito di queste risorse previsto dal bilancio Europeo.

 
“Siamo al cospetto di giorni cruciali per l’economia nazionale e per quella europea -è il pensiero di Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- e la speranza diffusa è quella che i ministri dei vari Paesi dell’Unione sappiano interpretare al meglio i bisogni reali dei cittadini. La mancanza di lavoro è senza dubbio la più grande emergenza sociale con cui dover fare i conti -prosegue Nesci- e sono sicuro che risolvendo questo problema, o anche soltanto apportando miglioramenti che siano però concreti, si darebbe di nuovo grande fiducia a imprese, istituzioni e lavoratori”.
 
Come detto molte altre volte, particolarmente delicata è la situazione relativa ai giovani, sempre più in difficoltà nel ritagliarsi uno spazio nel mercato del lavoro odierno. Tale difficoltà è percepita in maniera forte dalle nuove generazioni, come traspare da numerose ricerche e da sondaggi condotti da osservatori qualificati. I Paesi esteri sono sempre più visti come una possibile soluzione, tanto che il 64% degli intervistati da “Work in Progress – Centro di ricerche sociali sul lavoro e le nuove forme di occupazione” ha dichiarato di essere pronto ad andare a vivere lontano e il 37% ha già compiuto il primo passo in tal senso, spedendo il proprio curriculum all’estero. 
 
Nonostante tutto, però, un focus realizzato da Unioncamere ha evidenziato come una fetta molto consistente della ricchezza prodotta nel nostro Paese nel 2012 derivi proprio dai giovani: le imprese under 35, 675mila circa per un totale di 3,8 milioni di giovani occupati, hanno fatto registrare un aumento del 10%, realizzando un valore aggiunto di oltre 242 miliardi di euro, vale a dire qualcosa come il 17,2% del Pil. Prendendo visione di questi numeri appare con grande evidenza come l’occupazione giovanile possa davvero essere il fattore decisivo per la crescita del Paese, e come purtroppo in Italia non si riescano ancora oggi a valorizzare risorse preziose.
 
“Il nostro Paese -dice ancora il Presidente Epas- continua a sprecare ingenti ricchezze in un momento in cui invece è di vitale importanza dar fondo a tutte le risorse a disposizione. Ciò che serve adesso è concentrare le energie su misure e provvedimenti adeguati per valorizzare al massimo grado le grandi potenzialità presenti e non adeguatamente utilizzate, facendo sì -conclude Denis Nesci- che ogni cittadino italiano possa scegliere l’Italia come luogo in cui è possibile trovare una piena realizzazione personale e professionale”.
 
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