La lotta alla burocrazia diventa finalmente davvero un obiettivo concreto per la politica: almeno questo sembra essere uno dei messaggi lanciati dal nostro Esecutivo con i provvedimenti realizzati in questi primi due mesi scarsi di attività. Il Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione, Gianpiero D’Alia, ha definito il ddl come una manovra economica a costo zero, facendo trasparire una certa soddisfazione per il risultato del lavoro svolto. Ogni anno verrà presentata l’Agenda delle semplificazioni, un atto che verrà portato al Consiglio dei Ministri e che recherà le indicazioni delle azioni da eseguire considerate prioritarie, nonché i termini entro cui le stesse dovranno essere attuate.

 

Le novità in programma sono numerose e riguardano sia i contribuenti che le imprese. I cittadini potranno contare sulle certificazioni relative ai titoli di studio e agli esami sostenuti anche in lingua inglese, in modo tale da poterli utilizzare all’estero senza ricorrere a costose traduzioni; semplificazioni in vista anche per il cambio di residenza e le comunicazioni con il Pubblico registro automobilistico, mentre viene abolita la dichiarazione all’Ufficio del Registro delle Successioni dirette nel caso in cui l’eredità non superi i 75 mila euro. 

 

Misure importanti anche per le imprese: in primo luogo arriva il potenziamento degli Sportelli unici attraverso l’introduzione del tutor d’impresa, ossia del dirigente responsabile che avrà il compito di accompagnare le aziende nel percorso relativo alle procedure amministrative previste, al fine di garantire la migliore efficienza possibile attraverso l’osservanza delle prassi amministrative migliori e delle disposizioni esistenti in materia di semplificazione. Interessato alle novità anche il settore dell’edilizia, con la riduzione dei termini per poter costruire anche in quei Comuni con più di 100 mila abitanti e con agevolazioni per la partecipazione delle aziende minori alla gare di appalto; inoltre, semplificazione anche per le procedure relative agli interventi di bonifica ambientale, fermo restando ovviamente l’obbligo del pieno rispetto degli standard comunitari. Infine, anche gli adempimenti a carico del datore di lavoro per quel che concerne le prestazioni lavorative brevi vengono snellite.

“L’idea di procedere nell’interesse di imprese e cittadini attraverso il ricorso a procedure più agili e meno vincolanti a livello burocratico -sono le parole del Presidente Epas- non può che essere salutata con soddisfazione dagli addetti ai  lavori e dagli italiani, visto che molto spesso tante iniziative non possono trovare applicazione concreta proprio per via degli intoppi burocratici. Occorre far sì che il nostro Paese trovi il modo di far emergere tutte le potenzialità di cui dispone -conclude Denis Nesci- e di poter garantire un periodo di maggiore serenità dopo tutte le difficoltà degli ultimi anni”.

 

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