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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 27/08/2013

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PRECARI AL CENTRO DEL NUOVO DECRETO
Continua il lavoro dell’Esecutivo nell’intento di raggiungere quei difficili traguardi necessari per dare il via ad un nuovo corso per il nostro Paese, il cui sviluppo è tuttora incagliato fra problemi endemici che da tempo caratterizzano in negativo il mondo occupazionale e l’intero sistema economico, e fra le difficoltà legate alla recessione che ha paralizzato praticamente tutte le principali economie mondiali. L’ultimo provvedimento del Governo in ordine di tempo riguarda una serie di misure che investono la Pubblica Amministrazione e interessano in modo particolare la lotta al precariato.

 
“La decisione di intervenire in maniera importante sul funzionamento della Pubblica Amministrazione –commenta Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- non può che incontrare l’approvazione generale, specialmente perché è indirizzata alla maggiore efficienza e alla modernizzazione di un settore vitale per il nostro Paese. Inoltre –aggiunge Nesci- con questo provvedimento si affronta la delicata questione del precariato, fenomeno sociale che da anni caratterizza la realtà italiana”.
 
Il decreto in questione si pone obiettivi ambiziosi e viene presentato attraverso numeri di rilievo e dichiarazioni ad effetto. Il Consiglio dei Ministri, infatti, attraverso di esso punta a costruire una Pubblica Amministrazione moderna, efficiente, non appesantita dalla burocrazia, e a contenere in maniera significativa anche i costi della politica mediante la sensibile riduzione di consulenze e auto blu, rispettivamente per 1,2 miliardi e per 1 miliardo di euro. Inoltre, il progetto ambizioso in ambito occupazionale riguarda la stabilizzazione di 35.000 precari della sanità, facenti parte di diverse figure professionali (medici, infermieri, tecnici, ecc.), attraverso concorso pubblico riservato. Sul tema però, il segnale più forte è la volontà di intervenire in maniera strutturale sul tema della precarietà, con la volontà dichiarata di mettere in atto il principio secondo cui i contratti a termine devono essere temporanei e rappresentare l’eccezione, poiché il contratto tipico è quello a tempo indeterminato: per dare seguito a queste dichiarazioni, il Governo si impegnerà ad ostacolare il ripetersi dell’adozione di modalità-scorciatoie utilizzate troppo spesso nel recente passato.
 
Per la realizzazione degli obiettivi individuati dal Governo, diventa fondamentale anche la capacità di utilizzare al meglio i fondi europei: a tale proposito è prevista la nascita di una struttura accorpata alla Presidenza del Consiglio che si occupi proprio di questi fondi, a iniziare da quelli vitali per il nostro sistema economico del periodo 2014-2020. Tra le altre iniziative degne di nota rientrano il concorso per l’assunzione di più di 1.000 vigili del fuoco, il sistema di tracciabilità dei rifiuti e una norma particolare per l’assunzione dei testimoni di giustizia.
 
“Sebbene la situazione generale rimanga ancora critica e piena di difficoltà –dice il Presidente Nazionale Epas- è innegabile che alcuni dei tanti problemi che affliggono il Paese vengono finalmente affrontati. La speranza è che presto arrivino risultati importanti capaci di dare nuova speranza e di guidare i cittadini –conclude Nesci- verso un futuro più sereno”.
 
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