Ente di Patronato e di Assistenza Sociale
Via Giovanni Giolitti, 212/C - 00185 Roma
Tel. 06.4818918 - Fax 06.48976812 - [email protected]
Numero Verde 800 029661

 I Vostri diritti sono i Nostri doveri!

»Home »News
»Chi siamo »link utili
»Attività »Cookie Policy
»Privacy Notice
WISTLEBLOWING Amministrazione Trasparente
venerdì 26 aprile 2024    Italiano Francese English Spagnolo Tedesco
x-CHIUDI
Indietro  Stampa  Stampa PDF    A | A | A |
Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 29/08/2013

ESODATI, NUOVO CAPITOLO: SALVAGUARDIA PER ALTRI 6.500 LAVORATORI
“Le iniziative e i provvedimenti volti ad andare incontro alle esigenze reali dei cittadini non possono che incontrare il nostro plauso –afferma il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- per cui siamo ovviamente soddisfatti per la decisione del Governo di trovare le risorse per altri cittadini appartenenti alla categoria degli esodati. Detto questo però –spiega Nesci- reputiamo fondamentale che a queste operazioni ne seguano altre, ancora più decise e consistenti, per garantire a tutti gli aventi diritto il raggiungimento della pensione e, più in generale, la realizzazione concreta dei principi di equità sociale che devono essere protagonisti indiscussi del mondo del lavoro e di quello previdenziale”.

 
Intervento a sorpresa del Consiglio dei Ministri, che accelera i tempi rispetto alla tabella di marcia prevista e allarga da subito la platea dei cosiddetti salvaguardati, includendovi altri 6.500 soggetti: per la precisione, si tratta di una tipologia di lavoratori particolari, ossia di persone “incastrate” nei movimenti tumultuosi della Riforma Fornero e rimaste senza lavoro e senza pensione, per via dell’improvviso incremento dell’età pensionabile. Si tratta di coloro che sono incappati un licenziamento individuale, che non hanno dunque perso il lavoro per via di un accordo collettivo sindacale, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011: si tratta di vittime della crisi particolarmente sfortunate, prive di appigli collettivi e che avrebbero dovuto tagliare il traguardo della pensione tra il 2011 e il 2014. Questi lavoratori potranno finalmente uscire da una impasse che si stava protraendo in maniera sempre più preoccupante, grazie ai 700 milioni di euro stanziati per il periodo 2014-2019.
 
I 6.500 salvaguardati di queste ore vanno dunque ad aggiungersi ai tre gruppi (65.000, 55.000 e 10.130) che li hanno preceduti: questa iniziativa, tuttavia, non mette la parola fine ad uno dei più spinosi problemi degli ultimi anni, considerando che rimangono altri 20.000-30.000 esodati da salvaguardare. L’Esecutivo ha precisato che questo intervento è stato realizzato subito per risolvere una delle situazioni più urgenti ancora in corso, relativa a un gruppo sociale particolarmente debole, aggiungendo che presto verranno affrontate tutte le altre questioni previdenziali e sociali, in primis quelle inerenti al mondo del lavoro. 
 
“Un altro passo importante in direzione delle esigenze dei cittadini –aggiunge Nesci- è stato dunque compiuto, nel segno di una continuità in materia dio salvaguardati che fa ben sperare per il futuro; contemporaneamente salutiamo con soddisfazione anche la decisione di stanziare altri 500 milioni di euro da destinare agli ammortizzatori sociali. Certo, resta ancora moltissimo da fare e occorre agire in tempi brevi –dichiara il Presidente Nazionale Epas- e l’auspicio di tutti è che in questi mesi l’attività del Governo possa andare con sempre maggior intensità nella direzione corretta, ossia quella che mette al primo posto i cittadini e le esigenze più stringenti del Paese”.
 
Ascolta Ascolta questo testo: (voce maschile) | (voce femminile)
ATTENZIONE! Essendo una versione beta, questo lettore
potrebbe non funzionare correttamente con alcune news


FNA Il Patronato EPAS è un servizio della FNA - Federazione Nazionale Agricoltura