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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 24/09/2013

NAPOLITANO: ISTRUZIONE RISORSA PRIMARIA DA OPPORRE ALLA DISOCCUPAZIONE
“Davanti agli effetti devastanti della recessione economica è importante saper opporre strumenti realmente efficaci e capaci di garantire risultati a lungo termine –è il pensiero di Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- e tra queste possibili contromisure da adottare, l’istruzione rappresenta sicuramente una delle risorse più preziose tra quelle a disposizione. Il sapere e il saper fare sono senza dubbio le armi più potenti a disposizione per consentire al Paese di effettuare il necessario salto di qualità –continua Nesci- e bene ha fatto il Capo dello Stato a ribadire questo concetto durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale”.

 
Il Presidente della Repubblica ha ovviamente catturato l’attenzione di tutti al tradizionale appuntamento che sancisce in via ufficiale l’inizio dell’anno scolastico, sebbene parecchi istituti abbiano già dato il via alle lezioni nelle scorse settimane. Il discorso di Napolitano ha infatti espresso con chiarezza l’idea che al centro del progetto di crescita per l’immediato ci debbano essere concetti come l’istruzione e la formazione, strumenti irrinunciabili per migliorare la situazione del presente ma anche e soprattutto per assicurare un futuro sereno all’intera collettività. 
 
Il Capo dello Stato non ha potuto esimersi dal mettere in rilievo le difficoltà che ancora oggi affliggono un gran numero di famiglie italiane, soprattutto a causa della mancanza di lavoro, un dramma che interessa non solo i figli, ai quali tante strade appaiono irrimediabilmente precluse, ma anche i genitori, spesso più soggetti a perdere il lavoro e sempre più lontani al traguardo della pensione. Proprio partendo da queste considerazioni Napolitano ha indicato nella scuola e nella ricerca le soluzioni da opporre alla disoccupazione, invitando gli studenti a raggiungere un livello di preparazione adeguato al fine di ritagliarsi un posto importante nella società del futuro e di contribuire al rilancio italiano.
 
Nel mettere in risalto il ruolo che il sistema scolastico e l’istruzione hanno, e soprattutto dovranno avere, nel destino del Paese, il Presidente della Repubblica ha fatto notare che le difficoltà esistenti sono state aggravate dalla crisi: in particolare, Napolitano ha puntato il dito contro i tagli operati anche in maniera poco opportuna da chi deve occuparsi della cosa pubblica, da chi cioè avrebbe dovuto eliminare gli sprechi e invece ha spesso messo in atto tagli alla cieca che hanno ridimensionato la portata di risorse necessarie allo sviluppo del sistema di istruzione.
 
“L’analisi di Napolitano sulla situazione attuale –dice ancora il Presidente Epas- è molto chiara e precisa, soprattutto nell’indicare come strade da seguire quelle della ricerca e dell’istruzione, così come nel sottolineare che la lotta gli sprechi va condotta con grande lucidità e non con tagli netti e indiscriminati. La speranza –conclude Nesci- è che i giovani si rendano conto della grande responsabilità che investe le nuove generazioni, chiamate a dare un contributo fondamentale per rendere l’Italia un Paese moderno e progredito dal punto di vista economico, culturale e sociale”.
 
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