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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 31/10/2013

MIGRANTI E LAVORO, UN CONNUBIO PREZIOSO PER IL NOSTRO PAESE
“I numerosi migranti che oggi vivono e lavorano in Italia –dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- rappresentano una risorsa non solo importante, ma addirittura irrinunciabile per il nostro Paese, anche se si vuole considerare la questione unicamente da un punto di vista prettamente economico. In un momento come quello attuale –continua Nesci- ogni apporto produttivo e capace di creare reddito è un contributo prezioso per tutti quanti”.

Il perfezionamento delle dinamiche sociali di accettazione di un concetto ancora troppo ostico per larghi strati della popolazione, ossia il fatto che i lavoratori migranti che operano in Italia siano a tutti gli effetti dei lavoratori nel pieno dei propri diritti, è il fulcro del progetto “Il Lavoro è Cittadinanza”, promosso da Cécile Kyenge, a capo del Ministero dell’Integrazione, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Il lavoratore straniero occupato in Italia, di fatto, non è un ospite, ma un soggetto che vanta diritti ben precisi, in ossequio ai principi stabiliti anche dalla nostra Costituzione.

Il Ministro ha tenuto a precisare come il punto di partenza necessario per l’attuazione di una proficua politica di integrazione debba essere necessariamente l’idea che “l’altro” sia una risorsa e non un problema: la Kyenge ha suffragato la propria tesi mediante l’analisi dei dati presentati sull’importanza dei lavoratori stranieri in Italia, sulla base di numerose ricerche svolte negli ultimi anni. Attraverso questa iniziativa si spera di riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla reale situazione attuale, provando dunque a superare stereotipi e pregiudizi che finiscono per dare una visione non veritiera del fenomeno.
 
Anche Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, ha evidenziato l’importanza del progetto, facendo notare come il sistema di protezione per questa tipologia di lavoratori stia funzionando, sulla scorta di quanto emerso dai dati su pensioni e sostegno al reddito; Mastrapasqua ha poi provveduto ad aggiungere che lo strumento di contribuzione alla crescita della comunità nazionale è proprio il lavoro.
 
“Iniziative capaci di valorizzare principi fondamentali come il lavoro e l’integrazione –aggiunge il Presidente Epas- dovrebbero sempre essere accolte con grande rispetto e soddisfazione. Tutti coloro che si trovano sul territorio italiano possono infatti contribuire fattivamente alla ripresa economica –conclude Nesci- e far sì allo stesso tempo che tutti i cittadini possano sempre ricordarsi dei doveri che un Paese civile come il nostro non può mai mettere da parte”. 
 
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