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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 04/12/2013

ANCHE I PENSIONATI IN FUGA DALL'ITALIA
“Il fenomeno della fuga dei cervelli –è il pensiero di Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- è purtroppo da molto tempo noto nel nostro Paese, con migliaia di giovani che scelgono di lasciare l’Italia per ottenere quella realizzazione professionale e personale preclusa entro i confini nazionali. Ma la categoria sopra citata non è purtroppo l’unica a scegliere di andare via –continua Nesci- poiché sempre più spesso anche numerosi anziani lasciano il nostro Paese per diversi motivi, legati anche alla possibilità di curarsi senza dover affrontare cifre eccessive se rapportate alle pensioni percepite”.

La Società italiana di gerontologia e geriatria, identificata con l’acronimo Sigg, ha dato vita ad una interessantissima analisi relativa a determinate tendenze in atto nel nostro Paese, tendenze spesso oscurate da altri fenomeni che da tempo di sono imposti all’attenzione nazionale. Dalla ricerca condotta dalla Sigg, infatti, emerge come la percentuale di anziani che negli ultimi 5 anni ha scelto di recarsi in un Paese straniero è aumentata notevolmente: l’incremento registrato, infatti, è pari al 20%.

Il fenomeno descritto non è in realtà sconosciuto, in quanto ormai da qualche anno è nota la tendenza di molti pensionati di optare per una quotidianità in un Paese diverso dall’Italia, in virtù di motivazioni di carattere economico. Sono diversi i luoghi esteri in cui è possibile ritagliarsi uno stile di vita meno oneroso per chi ha come unica entrata la propria pensione. Su un totale di circa 400mila soggetti in pensione che espatriano, ad esempio, ben 270mila fanno parte della fascia che percepisce un assegno inferiore ai 1.000 euro al mese, mentre gli altri 130mila possono contare su un somma compresa fra  1.000 e 1.500 euro mensili.
 
Dietro la scelta di migliaia di persone che hanno tagliato il traguardo della pensione c’è spesso, quindi, un reale bisogno di poter contare su un tenore di vita che consenta un’esistenza dignitosa; in particolare, dovrebbe far riflettere che un grande peso su questa scelta ce l’ha il capitolo “salute”. I pensionati che vanno a vivere all’Estero, infatti, tengono in grande considerazione la possibilità di ricevere delle cure che, in Italia, sarebbero molto costose. Non a caso, tra le mete più gettonate troviamo quelle che (ad esempio le Isole Canarie) garantiscono le cure mediche come nel resto dell’Unione Europea e in cui è possibile stipulare una polizza medica privata che copre tutte le spese, al prezzo di soli 80 euro mensili.
 
“Ogni volta che una persona sceglie di lasciare l’Italia –dice Nesci- perché nel nostro Paese è sempre più difficile poter affrontare le numerose spese di ogni giorno, è ovvio che qualcosa non va per il verso giusto. La netta perdita del potere d’acquisto di pensioni e stipendi, oltre che i livelli altissimi di disoccupazione –conclude il Presidente Nazionale Epas- portano inevitabilmente a considerare l’Italia un Paese inadeguato alle sfide della modernità”. 
 
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