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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 31/10/2014

IL RISPARMIO COME STRUMENTO DA OPPORRE AL RISCHIO POVERTÀ
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La povertà è uno spettro che continua a fare molta paura agli italiani, soprattutto in tempi di crisi. E purtroppo, questo fantasma subdolo e implacabile diventa sempre più una reale, concreta possibilità per un numero consistente di persone, anche se i dati indicano una leggere flessione del numero di famiglie a rischio da questo punto di vista. È l’Istat a offrire una panoramica abbastanza articolata del fenomeno, individuando tre quote per la composizione dell’indicatore di riferimento, ossia famiglie gravemente deprivate, persone a rischio povertà e famiglie a bassa intensità lavorativa. 

Partendo dai riferimenti sopra citati, emerge che l’indicatore in questione ha fatto registrare un calo dell’1,5% rispetto al 2012, anche se più di un italiano su quattro, per la precisione il 28,4%, è a rischio povertà o esclusione sociale; tale percentuale finisce per impennarsi tristemente se ci si concentra sulla situazione nel Mezzogiorno, dove i numeri parlano di un 46,2% della popolazione soggetta a tali rischi. Colpiscono poi enormemente i grandi squilibri che caratterizzano la distribuzione della ricchezza, col 20% delle famiglie più ricche che percepisce il 37,7% del reddito totale, mentre il 20% più povero delle famiglie deve accontentarsi del 7,9% del reddito complessivo. 

“Le disuguaglianze e le disparità purtroppo esistono –sostiene il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- ed è con grande amarezza che prendiamo atto del fatto che ancora moltissimi italiani debbano fare i conti con situazioni di estrema difficoltà che rasentano la povertà e l’emarginazione. Un Paese che aspira ad una crescita forte dal punto di vista non solo economico, ma anche sociale, non può trascurare tali situazioni –aggiunge Nesci- ma deve fare in modo di restituire serenità e speranze a una fascia di popolazione ancora troppo vasta che si sente abbandonata dallo Stato”.

Davanti a questo tipo di difficoltà, però, è emersa anche la straordinaria propensione al risparmio delle famiglie italiane: negli ultimi due anni, in particolare, è aumentata la percentuale di nostri connazionali che è riuscita a mettere da parte una somma di denaro per far fronte a eventuali possibili imprevisti. Si tratta di misure prese in autonomia dai cittadini, ancora parecchio spaventati dagli effetti della recessione, sebbene sia in leggero aumento il numero di persone ottimiste riguardo ad una concreta ripresa economica.

“L’Italia merita una situazione diversa –afferma con convinzione Denis Nesci- e siamo sicuri che  le cose possono e devono cambiare. Molto spesso le famiglie riescono a trovare soluzioni e risorse eccezionali per fronteggiare le difficoltà –continua il Presidente Nazionale del Patronato Epas- ma crediamo fermamente che sia giunto il momento di dare ai cittadini ciò che gli spetta di diritto, ossia un Paese in grado di permettere ad ognuno di vivere dignitosamente e capace di valorizzare al massimo ogni singola persona”.

 


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