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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 30/01/2015

A DICEMBRE 2014 DISOCCUPAZIONE IN CALO
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“Il tasso di disoccupazione in calo –afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- è una di quelle notizie a cui quasi, purtroppo, non siamo più abituati. Ovviamente dati che raccontino una realtà diversa da quella in continuo peggioramento che ha caratterizzato gli ultimi tempi non possono che essere salutati positivamente –aggiunge il Presidente Epas- però è chiaro che tali informazioni non rappresentino la certificazione che, come per magia, tutti i problemi del Paese legati alla disoccupazione siano finiti”.

Il tasso di disoccupazione in Italia è in calo: dopo mesi e mesi di risultati continuamente ritoccati al rialzo, finalmente spunta una diminuzione percentuale dei disoccupati nel nostro Paese. Non è certo il caso di lasciarsi andare a considerazioni trionfalistiche, ma di sicuro è positivo il fatto che a dicembre 2014 il tasso principale di disoccupazione sia calato di 0,4 punti, attestandosi al 12,9%: nell’ultimo mese dell’anno appena trascorso, inoltre, si registra un aumento di 93mila unità relativamente agli occupati. 

Un altro dato positivo riguarda la disoccupazione giovanile, molto spesso nota dolente del mercato del lavoro italiano negli ultimi mesi: ebbene, anche in tal caso il mese di dicembre del 2014 ha fatto segnare dati positivi, portando la percentuale di disoccupazione dei giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni al 42%, il valore più basso da dicembre 2013. È bene dire però che tali cifre interrompono il dato di disoccupazione avvenuto per due mesi, per cui tale diminuzione non può essere considerata come consolidata: per essere valutata come tale occorre che tale tendenza si verifichi per tre volte consecutive.

“Non è certo giustificabile lasciarsi andare a moti di euforia o ad un ottimismo esagerato –avverte il Presidente Epas- poiché tanto ancora resta da fare per combattere la piaga della mancanza di lavoro. Al proposito, speriamo che i segnali arrivati dall’Istat possano trovare una costante conferma nei prossimi mesi –conclude Denis Nesci- e che le politiche destinate ad incentivare l’occupazione diano presto i frutti sperati”.

 


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