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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 20/07/2015

BONUS BEBÈ: IN ARRIVO I PRIMI PAGAMENTI
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Finalmente arrivano i primi pagamenti relativi all’assegno di natalità, un aiuto concreto alle famiglie introdotto con la legge n.190/2014 che prevede l’ erogazione di un piccolo contributo per le nascite e le adozioni comprese nel periodo tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017.
Il bonus è una delle tante novità contenute  nella legge di stabilità 2015, che permette alle famiglie con un reddito inferiore ai 25.000 euro di ottenere un assegno pari a 80 euro mensili, importo che arriva a 160 euro per nuclei familiari meno abbienti (con un reddito inferiore a 7.000 euro).
Le prime domande sono state presentate l’11 maggio e saranno proprio queste le prime ad essere liquidate, tenendo in considerazione le rate maturate fino a luglio.
Ci sono ancora diversi dubbi da chiarire, pertanto vale la pena fare alcune precisazioni per quanto riguarda l’erogazione del bonus. Fermo restando infatti il requisito reddituale che rimane invariato sia in caso di nascite che di adozioni, e la durata dell’erogazione che coinciderà con il 3° anno di vita del bambino, ovvero dopo 36 mesi dalla data di ingresso nella famiglia (nel caso di adozione), bisogna fare particolare attenzione ad alcuni elementi che potrebbero creare difficoltà al momento dell’ invio della domanda.
In caso di affidamento preadottivo, i genitori affidatari che hanno richiesto l’assegno non potranno presentare una nuova domanda a seguito dell’adozione del minore medesimo, continuando ad ottenere il bonus fino alla trentaseiesima mensilità; d’altro canto, i genitori affidatari che non hanno richiesto l’assegno in occasione dell’affidamento preadottivo, potranno comunque presentare domanda in occasione dell’adozione, precludendosi però la possibilità in un secondo momento di avvalersi delle mensilità arretrate, relative ai mesi di affidamento.
Inoltre, nel caso in cui la domanda venga presentata per lo stesso minore ma da nuclei familiari diversi, l’assegno verrà erogato sempre per 36 mensilità alla famiglia affidataria, anche se la famiglia d’origine ha ottenuto il contributo nei mesi precedenti.
Bisogna sostenere e promuovere le iniziative a sostegno della famiglia, soprattutto dopo gli ultimi dati diffusi che evidenziano un calo nelle nascite nell’ultimo anno, raggiungendo minimi storici, ora – afferma il Presidente Nazionale dell’Epas, Denis Nesci – dovremo attendere qualche mese per capire se ci saranno problemi relativi al pagamento del bonus, sperando che il prossimo anno tale contributo possa essere esteso, includendo sempre più famiglie bisognose”.
 


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