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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 24/08/2015

IN PROSSIMITÀ DELLE VACANZE RITORNA A SALIRE IL NUMERO DI DISOCCUPATI
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È stata una breve parentesi quella registrata ad aprile, quando si è assistito ad un calo del tasso di disoccupazione, visto dai più ottimisti come il segnale di svolta. Purtroppo i dati diffusi dall’Istat relativi ai mesi di maggio (quando il tasso di occupazione è ritornato a scendere allo 0,3%) e giugno, sembrano confermare ancora una condizione di instabilità occupazionale alquanto preoccupante.
Secondo quanto si apprende dall’ultima indagine pubblicata dall’Istat, a giugno 2015 si è assistito ad una diminuzione degli occupati dello 0,1% (si tratta di circa 22 mila persone) rispetto al mese precedente, un dato allarmante se confrontato anche con quello di giugno dello scorso anno; si pensi soltanto che nell’arco di un anno si sono riscontrati 40 mila occupati in meno.
D’altro canto, il numero di disoccupati aumenta dell'1,7% (+55 mila) su base mensile, mentre il numero di inattivi compresi tra i 15 e i 64 anni è diminuito nell'ultimo mese (-0,1%, pari a -18 mila). Un dato che vale la pena sottolineare è quello relativo alla differenza di genere: se è vero che nell’ultimo mese la disoccupazione è cresciuta sia tra gli uomini (+0,9%) sia tra le donne (+2,8%),  è pur vero che quest’ultime continuano ancora a fatica ad affermarsi nel mondo del lavoro, riscontrando delle enormi differenze contrattuali e retributive rispetto agli uomini.
È vero che una rondine non fa primavera, ma i segnali di aprile ci avevano fatto intravedere la luce in fondo tunnel, a malincuore – afferma il Presidente Nazionale dell’EPAS, Denis Nesci – dobbiamo constatare che le politiche messe in atto dal Governo non stanno avendo gli effetti desiderati, per di più – continua il Presidente dell’EPAS - bisogna tenere in considerazione un secondo aspetto, quello relativo ai pagamenti tardivi della disoccupazione che hanno riscontrato diversi cittadini”.

 


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