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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 04/11/2016

Cumulo gratuito dei contributi previdenziali nella Legge di Bilancio 2017
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Il ddl di Bilancio 2017 contiene uno strumento normativo che dovrebbe consentire, se dovesse essere approvato in via definitiva, il cumulo gratuito dei contributi previdenziali per le pensioni anticipate da parte di coloro che hanno maturato dei contributi presso gestioni diverse. Una misura che consentirà di unire tutti i periodi di contribuzione non coincidenti accreditati presso l'assicurazione generale obbligatoria, i fondi speciali dei lavoratori autonomi, la gestione separata Inps, i fondi sostitutivi ed esclusivi dell'assicurazione generale obbligatoria, ad eccezione dei titolari di contribuzione presso forme di previdenza private ancorché obbligatorie come l'Inpgi, l'Enasarco o le casse libero professionali dove sono iscritti i professionisti che esercitano professioni regolamentate dall'iscrizione in appositi Albi.

Questa novità rappresenta una terza via, oltre agli istituti  meno vantaggiosi della ricongiunzione e totalizzazione; la prima perché onerosa e la seconda, anche se gratuita, perché prevede una penalità sull'assegno frutto del ricalcolo con il sistema contributivo. È chiaro anche che tanto la ricongiunzione che la totalizzazione, non verranno modificate, infatti nella nuova norma approvata dal Governo si prevede la facoltà per l'interessato di recedere sia dalla ricongiunzione che dalla totalizzazione se gli effetti di tali istituti non si sono ancora prodotti definitivamente.

Va precisato che il “cumulo contributivo” era già stato introdotto dalla legge di Stabilità 2013 (legge n. 228/2012), ma con due limiti, che potranno essere superati con il nuovo strumento se dovesse essere approvato. Il primo è che tale cumulo introdotto nel 2013 non poteva essere esercitato se era stato raggiunto un diritto autonomo in una delle gestioni interessate al cumulo e il secondo, che non poteva essere utilizzato per raggiungere i requisiti contributivi per la pensione anticipata, ma solo per il pensionamento di vecchiaia.

Pertanto, questi due limiti potranno essere superati con il “cumulo” che sarà utilizzabile per sommare tutti gli spezzoni contributivi pagati in altre gestioni previdenziali diverse da quella di appartenenza che così, anziché persi, permetteranno di far maturare prima il diritto alla pensione e contribuiranno a elevare il quantum della pensione stessa.

Riteniamo positivo il nuovo strumento normativo presente nel ddl di Bilancio 2017  del cumulo dei contributi- afferma il Presidente Nazionale del Patronato EPAS, Denis Nesci- uno strumento che permetterà a molti lavoratori di poter andar in pensione non perdendo i contributi che hanno versato in diverse gestioni e soprattutto senza oneri aggiuntivi dopo l’introduzione della riforma Fornero. Continuiamo a sostenere che la priorità debba sempre essere il cittadino- conclude il Presidente EPAS, Nesci- e che solo adottando interventi che mirino all’equità  e alla giustizia sociale il nostro Paese potrà crescere.”


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