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In arrivo novità dal 2023 sull'Assegno Unico. A partire dal 1° marzo 2023, le domande già presentate che non siano respinte, revocate, decadute o oggetto di rinuncia da parte del richiedente, continueranno ad essere erogate d’ufficio senza la necessità di presentare nuova domanda a condizione che i requisiti richiesti rimangano soddisfatti. Solo i soggetti che non hanno mai presentato domanda o che fino al 28/02/2023 hanno presentato una domanda che si trova in stato “Respinta”, “Decaduta”, “Rinunciata” o “Revocata”, qualora sussistano i requisiti, devono presentare una nuova domanda;invece, nel caso di domande che presentano lo stato “In istruttoria”, “In evidenza alla sede/cittadino” o “Sospesa”, l’erogazione proseguirà al termine degli specifici controlli previsti qualora quest’ultimi si completino con esito positivo. Nel caso in cui, rispetto alle condizioni dichiarate in precedenza, si dovessero verificare delle variazioni è necessario modificare tempestivamente la domanda già presentata; in assenza di variazioni segnalate dal richiedente, ma che potrebbero essere intercettate in automatico dalle procedure dell’Istituto, l’assegno unico, verrà erogato alle medesime condizioni in essere già verificate nel corso delle precedenti istruttorie.
Sarà necessario presentare una DSU aggiornata nei seguenti casi:
Le domande presentate entro il 30 giugno 2023 danno diritto al riconoscimento degli arretrati a partire da marzo dello stesso anno; al contrario se presentate dopo 1° luglio avranno decorrenza dal mese successivo a quello della domanda stessa. Sussiste sempre l’onere di procedere alla presentazione di una nuova DSU per l’anno 2023 per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi dell’assegno unico adeguati sulla base dell’attestazione ISEE 2023; si precisa inoltre che in assenza di nuova DSU il pagamento sarà calcolato con gli importi minimi. Le attestazioni ISEE presentate entro il 30 giugno, consentiranno di ricevere gli importi adeguati e quindi i relativi arretrati.
Ciò premesso, solo a titolo informativo, nelle more dell’approvazione della Legge di Bilancio, è possibile che l’erogazione dell’assegno unico verrà scorporato dal Reddito di cittadinanza, pertanto i nuclei percettori dovranno presentare apposita domanda di assegno unico. Parimenti, il disegno di legge di Bilancio, prevede che alle famiglie con figli di età inferiore a un anno, gli importi di AU saranno erogati con una maggiorazione del 50%. Il medesimo incremento potrebbe essere riconosciuto ai nuclei con tre o più figli di età compresa tra uno e tre anni per livelli di ISEE fino a 40.000 euro.